Azione Cattolica, giovani da tutta la provincia si ritrovano per la ‘Festa della pace’
Il presidente Gabriele Viviani: "Essere cristiani oggi, in una società spesso individualista e competitiva, è sentire il bisogno di fraternità, di costruire qualcosa insieme"
Dalla Versilia alla Garfagnana. Un’occasione per parlare di fraternità quella della Festa della pace dell’Azione Cattolica. “Dobbiamo impegnarci nel nostro piccolo, a fare qualcosa ogni giorno nelle nostre relazioni sociali”, è stata la conclusione tirata dai giovani al termine di una giornata che li ha visti insieme a ragazzi e adulti.
La pace in testa era il tema della giornata, perché non basta ambire alla pace con il cuore se non ci si mette testa. Ecco, allora, che il rispetto della natura, la capacità di ascoltare l’altro e di accoglierlo si scoprono come modi di fare una pace che non è solo il contrario della guerra. “E’ stato bello ritrovarsi tutti insieme – è il commento del presidente diocesano dell’Ac Gabriele Viviani -, soprattutto attorno a un tema così importante. Con conflitti vecchi e nuovi in tutto il mondo, essere portatori di pace è una responsabilità grande, che non può essere delegata solo ai ‘grandi’ del mondo. Essere cristiani oggi, in una società spesso individualista e competitiva, è sentire il bisogno di fraternità, di costruire qualcosa insieme. Noi, in questa giornata, abbiamo costruito e consolidato relazioni, abbiamo gioito nello stare insieme e nel condividere.
E questo è un grande dono di pace”. Quest’anno l’associazione si è ritrovata al centro parrocchiale Le Vele di San Donato per una festa unitaria che ha visto anche il contributo della neuropsichiatra Sara Gemignani, che ha aiutato gli adulti a riflettere sul tema Essere genitori oggi, educare all’uso dei social e dell’affettività.
L’Azione Cattolica ha partecipato alla santa messa in parrocchia, celebrata da don Michele insieme al parroco don Renato, entrambi assistenti spirituali dell’associazione.